La Corte di Cassazione con la sentenza 20449 del 2011, ha previsto l’inversione dell'onere della prova a carico del contribuente per indagini finanziarie, sui conti correnti intestati ai parenti.
Secondo l'amministrazione finanziaria, se i c/c sono riferibili al contribuente stesso.
Il caso è partito da una verifica fiscale svolta dalla Gdf a una Sas, dove venivano effettuate indagini finanziarie sui conti dei soci e dei parenti ritenuti utilizzati dalla società per eseguire le proprie operazioni, non disponendo, quest’ultima, di alcun conto ufficialmente intestato.
Poiché non venivano fornite ai verificatori idonee giustificazioni sulle movimentazioni, erano accertati maggiori ricavi in capo alla società.
La Corte ha condiviso la tesi dell'amministrazione confermando un orientamento già espresso in base al quale le movimentazioni bancarie su conti formalmente intestati a terzi, ma strettamente collegati al contribuente sottoposto al controllo, fanno comunque scattare la prova presuntiva a carico di quest'ultimo.
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