Nel testo della manovra d’estate, in via di approvazione definitiva alla Camera, vengono riportate le procedure per poter snellire le pratiche burocratiche.
Con il nuovo testo per avviare una nuova attivita’ (commerciale, artigianale o imprenditoriale) bastera’ inviare una segnalazione all’amministrazione competente, che molto spesso e’ il comune. Non saranno cosi’ piu’ necessari tutti i nulla osta attualmente richiesti (permessi, autorizzazioni e licenze) e la nuova procedura si chiamera’ “SCIA“.
Naturalmente non tutte le nuove attivita’ saranno soggette alla “Scia”. Ne restano infatti fuori i comparti finanziari, ma anche quelli soggetti a concessioni costitutive e vincoli ambientali. Inoltre accorciare ulterioremente i tempi di apertura di nuove imprese e’ possibile anche a “ComUnica“, sistema varato nello scorso aprile che permette di adempiere a tutte le pratiche amministrative direttamente online, ottenendo senza code e voluminosi incartamenti, partita Iva, codice fiscale, iscrizione ai vari registri. La nuova procedura stabilisce che una volta adempiuto alle richieste di ComUnica e Scia, la nuova attivita’ puo’ iniziare i propri lavori e l’amministrazione di riferimento ha 30 giorni per interromperne le attivita’, nel caso in cui manchino i requisiti essenziali per la formazione dell’impresa.
Ma inoltre se l’amministrazione dovesse accertare qualche mancanza, deve dare comunque al nuovo imprenditore almeno 30 giorni per mettersi in regola. La semplificazione dei procedimenti amministrativi necessari per intraprendere nuove attività economiche compie un passo in avanti. Dopo l'introduzione della comunicazione unica – divenuta realtà dal 1° aprile – il maxiemendamento del governo alla manovra correttiva (Dl 78/2010) rivoluziona le regole della dichiarazione di inizio attività (Dia), che si trasforma in semplice Segnalazione certificata di inizio attività. Con la semplice "segnalazione", dunque, si potrà iniziare a operare. In altri termini, si passa da un controllo preventivo di valutazione (Dia ) – che necessitava, in ogni caso, del decorso di un tempo minimo (30 giorni) messo a disposizione per "istruire la pratica" – a una verifica ex post (Scia) dei documenti allegati a quest'ultima, con conseguente possibilità di avvio immediato dell'attività.
Con le nuove regole, anche là dove sia la legge stessa a richiedere una preventiva acquisizione di pareri di organi o enti appositi – oppure l'espletamento di verifiche preventive – è prevista la sostituzione di questi atti con autocertificazioni, attestazioni, asseverazioni o certificazioni. Sul piano tecnico giuridico, la novità del maxi emendamento è resa possibile con la riscrittura integrale dell'articolo 19 della legge 241/90 (più volte modificato) in materia di Dia.
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